Parigi - Architettura

Le monde suburbain.

articolo di Silvia Fucigna

Esiste un luogo nella città di Parigi di sofisticata bellezza architettonica dove paradossalmente nessuno dei grattacieli e delle strutture che lo compongono si distingue per la sua architettura, ma dove l’insieme risulta essere di impareggiabile fascino. E’ il quartiere De La Defense, coi suoi grattacieli e viali avvolti in un’atmosfera surreale, con la sua vitalità, con le sue migliaia di lavoratori durante la settimana e altrettanti turisti nei weekend, coi suoi futuristici quartieri e col suo continuo sviluppo edilizio.



E’ proprio per questo che l’edificio più rappresentativo di questa zona, l’Arche de la Defense, progetto ambizioso del danese Johann Otto Von Spreckelsen inaugurato nell’ormai lontano 1989, anno del bicentenario della rivoluzione francese e della commemorazione della dichiarazione  dei Diritti dell'Uomo, va letto in chiave contemporanea e visto come il nuovo Arc de Trionphe, come connubio tra architettura e monumento e come consacrazione all'umanità e agli ideali umanitari, "notevole per la sua purezza, per la forza con la quale creava un nuovo punto di riferimento sull'Asse Storico di Parigi, e perché era aperto". La struttura infatti si pone come nuovo elemento collocato sull’asse storica di Parigi, quella che va dal Louvre, a Place de la Concorde fino all’Arco di Trionfo, è un cubo imponente e quasi perfetto, svuotato al centro della massa che lo compone, con altezza pari a 110 m, larghezza di 112 m e profondità di 108 m. Ma questa sommaria descrizione non gli rende giustizia e sono neccessari dati che più concretamente possono aiutare a immaginarne la  grandezza: 300.000 tonnellate di calcestruzzo posano su 12 piloni; il suo grande tetto pesa circa 30.000 tonnellate e copre una superficie più grande di un ettaro; la sua cavità interna potrebbe contenere in larghezza gli Champ-Elysée, ed in altezza la chiesa di Notre-Dame de Paris; le superfici di facciata, in marmo bianco di Carrara, in granito grigio e in vetro, danno vita ad un involucro che contiene 95.000 metri quadrati di spazio per uffici, ospitando ai piani superiori un centro per congressi ed esposizioni e un’ampia terrazza panoramica accessibile al pubblico, alla quale vi si giunge per mezzo di un ascensore, anch’esso ovviamente panoramico.



Presi ad uno ad uno ogni edificio racchiuso in quest’area ha molto da raccontare, ognuno di loro si autocelebra attraverso dimensioni, sfarzo, avanguardia. Le immagini probabilmente raccontano più di quel che si può descrivere.



Alcuni nuovi grattacieli, T1 e Granit, sono ancora in fase di costruzione. Ma già si è andati oltre: nel frattempo, infatti, Bernard Bled, direttore generale dell'EPAD, un nuovo importante piano di sviluppo comprendente la costruzione di 850 000 m² di uffici e di 100 000 m² di nuove abitazioni, la costruzione di un grattacielo da 400 metri e il restauro dei grattacieli esistenti. Il completamento del piano è previsto per gli inizi del 2015.